Le lesioni muscolari degli ischiocrurali

Le lesioni muscolari degli ischiocrurali

Nicolangelo Lupelli

Una seconda distinzione differenzia le lesioni muscolari da trauma indiretto in lesioni non strutturali o funzionali (le fibre muscolari non presentano una lesione evidente) e lesioni strutturali, in cui è invece presente un danno anatomico. 

Le lesioni non strutturali (da 1A a 2B) sono le più comuni e rappresentano una causa frequente di assenza dall’attività sportiva. Quando trascurate, possono evolvere in lesioni strutturali. Possono essere causate da:

  1. carichi di lavoro eccessivi;
  2. protocolli di allenamento errati o su superfici di allenamento non idonee;
  3. attività ad alta intensità (Tipo 1A, disordini da affaticamento muscolare);
  4. eccessive e prolungate contrazioni eccentriche (Tipo 1B, dolore muscolare a insorgenza tardiva, DOMS);
  5. disturbi alteranti il controllo nervoso sul muscolo (Tipo 2, disordini neuromuscolari).

Le fasi dell’infortunio muscolare non strutturale sono caratterizzate da:

  1. disordine muscolare tra i muscoli epiassiali ed ipoassiali (disfunzione somatica);
  2. DOMS o indolenzimento ad insorgenza ritardata;
  3. aumento circoscritto del tono muscolare (ipertono) dolente, all’interno di un muscolo (carico allostatico).

Le lesioni strutturali sono classificate in base all’estensione della lesione. Possono variare da piccole lesioni parziali con coinvolgimento di uno o più fascicoli principali (tipo 3A) fino a una rottura o una lacerazione completa del muscolo, che coinvolge il ventre muscolare e l’asse aponevrotico centro-muscolare, ovvero la giunzione miotendinea (tipo 3B – tipo 4).

Le lesioni strutturali possono essere classificate in prossimalimedie e distali. In particolare, la prognosi delle lesioni prossimali dei muscoli adduttori e del retto femorale è peggiore rispetto a lesioni delle medesime di dimensioni che coinvolgono la parte media o distale dei muscoli citati. Viceversa nel tricipite surale, le lesioni distali sono quelle che presentano una prognosi peggiore.

Le fasi della lesione si differenziano in ragione della loro tipologia, strutturale o non-strutturale. Le fasi dell’infortunio muscolare strutturale sono caratterizzate da:

  1. lesione parziale minore (lesione di uno o più fasci primari all’interno di un fascio secondario);
  2. lesione parziale modesta (lesione di un fascio secondario con superficie di rottura <50% della superficie del muscolo;
  3. lesione subtotale/totale rispettivamente >50% della superficie del muscolo, o completa all’interno del muscolo oppure della giunzione tendine-osso.

Attualmente, un metodo di classificazione dell’infortunio muscolare basato sulla valutazione in Risonanza magnetica è il BAMIC/BAC (Pollock, 2014; Patel, 2015; Grassi, 2016) (Tabella C):

Tabella C – Metodo classificativo BAMIC/BAC basato sul quadro RM della lesione muscolare.
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