Vola come una farfalla, pungi come un’ape… e poi? Cosa succede quando è il cervello a finire al tappeto, questo il titolo dell’articolo di Anna Cantagallo e Marta Ferrari sugli effettivi cognitivi della pratica del pugilato.
Abstract
Il presente lavoro è volto ad approfondire gli effetti cognitivi della pratica pugilistica. Gli obiettivi che ci siamo posti sono molteplici: innanzitutto abbiamo voluto indagare e valutare il ruolo del Neuropsicologo “on the ring”, ovvero la sua presenza durante gli incontri come ausilio al Medico di Gara nel prendere decisioni circa il proseguimento dell’incontro. Per far ciò ci siamo dotati di una batteria di test computerizzata per l’analisi delle funzioni cognitive, costruita per l’occasione ed impiegata per la valutazione di 5 pugili, professionisti e non, subito prima del match, entro un’ora dal termine dello stesso e ad un mese di distanza.