Abstract
La lombalgia, o mal di schiena, è una condizione sperimentata da gran parte della popolazione. Le cause più comuni e le possibili soluzioni: tra esercizi, trattamenti e una nuova soluzione, gli Acidi Grassi Cetilati (CFA) di Cetilar.
La lombalgia, comunemente chiamata “mal di schiena”, è una condizione clinica ampiamente diffusa nella popolazione e si stima che circa l’80% ne soffra almeno una volta nel corso della vita, con percentuali maggiori tra le persone in attività lavorativa.
Per quasi tutti i soggetti con lombalgia, non è possibile identificare una specifica causa scatenante, infatti si parla di mal di schiena non-specifico. Solo una piccola percentuale di persone mostra una causa patologica ben nota, ad esempio una frattura vertebrale (Hartvigsen J, et al., 2018).
Sintomi
La sintomatologia può essere differente a seconda della zona anatomica colpita dal mal di schiena. In genere, però il dolore nella parte bassa della schiena è quello più frequente e si manifesta spesso con intorpidimento o formicolio che si estendono all’intera gamba; può essere un sintomo di infiammazione del nervo sciatico (sciatica), di scivolamento di una vertebra o di prolasso di un disco intervertebrale.
Trattamenti
La cura per il mal di schiena varia in base alla durata del dolore, alla sua intensità e alle necessità o preferenze di ciascuna persona. I trattamenti di prima linea per la gestione della lombalgia sono sia la terapia farmacologica per la gestione del dolore, sia la fisioterapia, manuale o strumentale, oltre che l’esercizio fisico. Nei casi più gravi, dove la causa della lombalgia è di tipo anatomo-patologico (ad esempio ernia del disco) si può ricorrere all’intervento chirurgico.
Esercizio fisico
L’esercizio fisico, seppur difficoltoso, sembrerebbe ridurre il tempo necessario per guarire dalla lombalgia. Ovviamente, i movimenti consigliati possono anche consistere semplicemente in una passeggiata. L’esercizio fisico regolare, giorno dopo giorno, aiuta a mantenere la schiena forte e in buona salute, l’importante è scegliere un’attività piacevole da cui trarre beneficio senza avvertire dolore: camminare, nuotare, fare yoga rappresentano le scelte più comuni.
Trattamenti farmacologici
Generalmente, i farmaci più largamente utilizzati per attenuare il dolore sono gli antinfiammatori non steroidei (FANS) e, nonostante abbiano un significativo risultato positivo sul mal di schiena, causano molti effetti avversi a carico del sistema renale e gastrointestinale, per cui ne è sconsigliato l’uso prolungato (Pan A, 2016). Oltre ai comuni FANS, si può ricorrere all’utilizzo di antidolorifici classici, come il paracetamolo o, nei casi più severi, agli oppioidi, come ad esempio la codeina. Gli antidolorifici, come tutti i medicinali, possono causare effetti avversi, spesso anche gravi, in quanto possono creare dipendenza, interagire negativamente con altri farmaci presi contemporaneamente e possono essere controindicati in alcune malattie (https://www.issalute.it/dolore-alla-schiena).
Chirurgia
L’intervento chirurgico per il mal di schiena è previsto solo nei casi in cui le cure alternative non abbiano avuto risultati o quando il dolore divenga così intenso da impedire di dormire o di svolgere le normali attività di ogni giorno. Il tipo di intervento dipende dal genere di mal di schiena e dalle sue cause.
Due delle tecniche che talvolta si applicano sono:
- discectomia, consiste nella rimozione di frammenti dei dischi intervertebrali, in modo da arrestare la pressione che esercitano sui nervi (condizione nota come scivolamento di una vertebra o prolasso di un disco intervertebrale);
- fusione spinale, consiste nell’unione di due o più vertebre con un innesto osseo per stabilizzare la colonna vertebrale e ridurre il dolore.
Queste tecniche chirurgiche possono contribuire a ridurre il dolore causato dalla compressione dei nervi, ma non danno sempre risultati positivi poiché possono verificarsi complicazioni. In alcuni casi, i nervi vicino alla colonna vertebrale possono essere danneggiati e generare intorpidimento o indebolimento di una gamba o di entrambe e, in rari casi, una forma di paralisi. Prima di sottoporsi a un intervento chirurgico occorre discutere con il chirurgo i rischi e i benefici dell’operazione ed essere certi di averli ben compresi in modo di essere consapevoli delle conseguenze (https://www.issalute.it/dolore-alla-schiena).
Acidi Grassi Cetilati (CFA)
I CFA sono un mix di acidi grassi di origine vegetale che hanno dimostrato essere efficaci nel ridurre il dolore muscolo-articolare e tendineo, brevettati da Pharmanutra S.p.A. e inseriti nei prodotti a marchio Cetilar®.
Il meccanismo d’azione dei CFA è quello di favorire la lubrificazione articolare e quindi di migliorare meccanicamente il movimento dell’articolazione. La linea dei prodotti Cetilar® è costituita da 3 prodotti per uso topico (Crema, Patch e Tape) e dopo 8 anni di ricerca, nella Gazzetta Ufficiale di febbraio 2022, l’Unione Europea ha approvato l’autorizzazione a immettere sul mercato i CFA come Novel Food. Il nuovo alimento, che prende il nome di Lipocet®, consiste principalmente in una miscela di acido miristico, acido oleico e, in misura minore, altri acidi grassi cetilati. Il Lipocet® è inserito all’interno del primo integratore a base di CFA, dal nome Cetilar® Oro, commercializzato da Pharmanutra SpA.
In un recente studio (Pelak et al., 2023) sono stati coinvolti 27 pazienti che presentavano dolore alla schiena cronico da più di 3 mesi,trattati con unasomministrazione orale di 1.200 mg di Lipocet® al giorno per 4 settimane consecutive. I risultati hanno dimostrato che sia la disabilità legata al mal di schiena sia il dolore vengono ridotti in quasi tutti i pazienti arruolati.
Per chi volesse approfondire l’articolo è “La supplementazione orale di CFA potrebbe essere una soluzione promettente per migliorare la disabilità e il dolore nei pazienti con dolore alla schiena cronico come trattamento di prima linea” (Pelak et al., 2023)
Conclusioni
Il mal di schiena è una condizione invalidante e maggiormente riscontrata nella popolazione. L’attività fisica regolare e alcuni accorgimenti quotidiani possono contribuire a ridurre la comparsa di questa condizione clinica dolorosa. L’uso dei CFA per via orale ha dimostrato essere efficace e ben tollerata dai soggetti, grazie anche alla loro totale sicurezza e ridotti effetti avversi.
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