N. 48 OTTOBRE 2020

N. 48 OTTOBRE 2020

E’ uscita il nuovo numero di Scienza&Sport, l’ultimo di questo anno così particolare. Particolare non solo per l’emergenza sanitariA che continuamo a vivere ma particolare anche per la stessa casa editrice. 

Come scrive il nostro direttore in apertura di rivista “Questo numero di Scienza&Sport segna un importante passo per la nostra casa editrice. Una “sana rivoluzione” ci ha coinvolto, con un cambio ai “vertici” dell’azienda. Gli storici proprietari, Marco Sbernadori e Antonio Brazzit, hanno – in gergo sportivo – passato il testimone e nuovi soci hanno accettato questa nuova e interessante sfida. Un ringraziamento a entrambi che hanno voluto ben 12 anni fa (il numero “0” di S&S di luglio 2008 ed stato allegato a Il Nuovo Calcio) la nascita di questa rivista, un “in bocca al lupo” ai sette soci (me compreso) per il futuro. Nella rivista tutte le “novità” di questo passaggio di proprietà, che vuole portare freschezza, entusiasmo e idee innovative, tra cui importanti sviluppi digitali, mantenendo la competenza e la professionalià che ci hanno sempre accompagnato.”

Venendo a questo numero, il quarantottesimo, evidenziamo l’articolo “postumo” di Enrico Arcelli, curato dai colleghi Antonio Dotti, Luca Cavaggioni e Fabrizio Anselmo, dedicato all’allenamento con “salite e discese”, tanto caro al “dottore”. La metodologia dell’allenamento viene poi messa al centro della nostra attenzione: Ermanno Rampinini tocca l’argomento degli effetti del “caldo” su training e performancenegli sport di squadra, Michele Marro parla di carico interno, Giulia Tebaldi dell’alta intensità con protocolli Tabata e Fabrizio Anselmo della scala di Borg. Pallacanestro, sci alpino, l’immancabile calcio e atletica leggera le altre discipline che abbiamo trattato in questo numero, oltre a uno scritto particolare di Simonelli-Parisse sul ruolo della statistica per i professionisti dello sport.

 

SCIENZA&SPORT N. 48 OTTOBRE/OCTOBER 2020 – ABSTRACT (ITA/ENG)

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ABSTRACT

Principi di statistica per i professionisti dello sport

 

 

 

 

 

 

Principles of statistics for sports professionals

Carlo Simonelli, Enzopaolo Pio Parisse

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L’Evidence-Based Practice (EBP) ha spinto i professionisti nel campo dello sport a cercare di avere una migliore competenza nella comprensione della ricerca. Saper interpretare dei risultati statistici come parte del processo di valutazione della ricerca, può essere una sfida per molti addetti ai lavori, ma indispensabile conoscere alcuni principi basilari. Questo è proprio l’obiettivo di questo scritto.

The Evidence-Based Practice (EBP) has pushed professionals in the field of sports to try to have a better competence in understanding research. Knowing how to interpret statistical results as a part of the research evaluation process, could be a challenge for many insiders, but it is indispensable to know some basic principles. This is the goal of this paper.

L’allenamento della forza e l’influenza della coordinazione nei sistemi biologici complessi

 

 

 

 

 

 

 

Strength training and the influence of coordination in complex biological systems

 

Italo Sannicandro, Ludovico Acocella

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Le metodologie riguardanti l’allenamento della forza devono puntare a soddisfare al meglio le richieste riferite al modello di prestazione. Diversi Autori nell’ultimo periodo hanno chiarito come sia importante una prospettiva più integrata e forse più completa, sottolineando le relazioni tra capacità di forza, coordinazione o apprendimento motorio e stabilità o controllo del movimento. Nell’articolo alcune proposte pratiche per l’allenamento coordinativo contro-resistenza.

The methodologies concerning strength training must aim at satisfying the requests relating to the performance model. Several authors in the last period they made it clear how important one more perspective is integrated and perhaps more complete, emphasizing relationships between strength, coordination or learning skills motor and stability or movement control. In the articlesome practical proposals for coordinative training counter-resistance.

Utilizzo delle scale di Borg nelle discipline di endurance

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Use of Borg scales in endurance disciplines

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fabrizio Anselmo

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Il concetto di “percezione dello sforzo” è conosciuto sin dagli anni ‘50, epoca in cui il dottor Gunnar Borg (Università di Stoccolma) lo introdusse e lo applicò riconoscendogli dei connotati scientifici. Utilizzò il metodo delle “scale”, interposte e catalogate sulla quantificazione propriocettiva (e soggettiva) della percezione individuale dello sforzo. Da diversi lustri, una miriade di professionisti di vari settori (psicologico, ergonomico, fisiologico e sportivo) applicano e monitorano atleti, pazienti e studenti attraverso la validazione scientifica delle scale di Borg. Attualmente l’uso di questo metodo è ritenuto un reale strumento didattico per consentire la determinazione dello sforzo prodotto mediante un’autovalutazione con protocollo accurato e metodologia scientifica. In Italia, ha incominciato ad affacciarsi grazie ai ricercatori quali Marcora e Impellizzeri. Molto sfruttato nel mondo del calcio si sta sviluppando in altri sport di squadra e, soprattutto, nelle discipline di endurance in atletica leggera.

The concept of “perception of effort” has been known since the 1950s, when Dr. Gunnar Borg (Stockholm University) introduced it and applied it by recognizing its scientific connotations.  He used the method of “stairs”, interposed and cataloged on the proprioceptive (and subjective) quantification of the individual perception of effort. For several decades, a myriad of professionals from various sectors (psychological, ergonomic, physiological and sports) apply and monitor athletes, patients and students through the scientific validation of the Borg scales. The use of this method is currently considered a real didactic tool to allow the determination of the effort produced through a self-assessment with an accurate protocol and scientific methodology. In Italy, it began to appear thanks to researchers such as Marcora and Impellizzeri. Much exploited in the world of football it is developing into other team sports and, especially, in the endurance disciplines in athletics.

Allenamento ad alta intensità

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 The High Intensity Training

 

 Giulia Tebaldi

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I circuiti di allenamento HIIT, ovvero High Intensity Interval Training, sono sempre più diffusi nelle palestre e apprezzati da molti sportivi nelle proprie tabelle di allenamento. L’allenamento ad alta intensità non solo dimostra di avere un impatto positivo su prestazioni sportive, aumento della resistenza specifica, della capacità aerobica e tonificazione muscolare. Inoltre, ha un forte impatto sul metabolismo, sul consumo calorico e quindi nel soggetto che necessita di perdere massa grassa. Dai circuiti HIIT più classici ai Tabata, ecco come l’allenamento ad alta intensità si evolve grazie alla tecnologia e alla possibilità di monitorare target massimali e progressi dell’atleta tramite il bio-feedback tecnologico e l’integrazione del monitoraggio cardio.

HIIT training circuits, or High Intensity Interval Training, are increasingly popular in gyms and appreciated by many sportsmen in their training tables. High-intensity training not only proves to have a positive impact on sports performance, increased specific resistance, aerobic capacity and muscle toning. In addition, it has a strong impact on the metabolism, on calorie consumption and therefore in those subject who needs to lose fat mass. From the most classic HIIT circuits to Tabata, this is how high-intensity training evolves thanks to technology and the ability to monitor maximum target and athlete’s progress through bio-feedback technologies and the integration of cardio monitoring.

Carico interno, un mondo da scoprire!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Internal load, a world to be discovered!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Michele Marro

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Uno degli argomenti più studiati da preparatori atletici e sport scientist negli ultimi anni è il monitoraggio del carico interno. Capire e misurare cosa succede a un organismo in seguito a una o più attività stressanti (partita o allenamento) è la sfida per il futuro in ambito di preparazione atletica. Gli strumenti utilizzati sino ad oggi (Borg, TQR, frequenza cardiaca…) sono ottimi, ma sembrano non sufficienti nel garantire allo staff tecnico dati oggettivi sul reale carico interno. Nel calcio moderno non è possibile lasciare spazio a interpretazioni personali, è necessario conoscere e misurare i cambiamenti endogeni causati dal carico in modo da modulare frequenza, intensità e volume per ogni calciatore; inoltre avere la possibilità di monitorare i tempi di recupero dopo partite o allenamenti è determinante ai fini di performance sportiva e prevenzione infortuni.Due misurazioni possono essere importanti: l’analisi molecolare della composizione corporea e la pletismografia della variabilità della frequenza cardiaca.

One of the most studied topics by fitness coaches and sport scientists in recent years is the monitoring of the internal load. To understand and measure what happens to an organism in following one or more stressful activities (match or training) is the challenge for the future in the field of athletic training. The tools used to date (Borg, TQR,heart rate …) are excellent, but they seem not enough to guarantee the staff technical objective data on the real internal load. In modern football it is not possible to leave space for personal interpretations, it is necessary to know and measure the endogenous changes caused by the load in order to modulate frequency, intensity and volume for each soccer player; also to have the possibility to monitor recovery times after games or training is crucial for sports performance and injury prevention. Two measurements may be important: the molecular analysis of the body compositionand the heart rate variability plethysmography.

Comparazione e correlazione tra specialisti della corsa di endurance in prove massimali anaerobiche in salita e in discesa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Comparison and correlation between endurance running specialists in uphill and downhill anaerobic maximal tests

Enrico Arcelli, Antonio Dotti, Luca Cavaggioni, Fabrizio Anselmo

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L’incremento e l’evoluzione delle gare di corsa in montagna e trail hanno stimolato l’interesse e la curiosità della comunità scientifica per analizzare gli aspetti biomeccanici e fisiologici della corsa in salita e in discesa. L’obiettivo della presente ricerca è quello di indagare gli aspetti fisiologici a seguito di sprint massimali in salita e in discesa su atleti evoluti specializzati nella corsa di endurance (montagna, maratona, cross, strada e pista).I risultati ottenuti mostrano delle differenze statisticamente significative della lattacidemia e nell’andamento della frequenza cardiaca, sia nella corsa in ascesa sia in quella in discesa, dimostrando l’efficacia di tale mezzo per stimolare tantole componenti neuromuscolari quanto quelle metaboliche. Ai fini dello studio si ritiene prioritario il livello qualitativo del gruppo-atleti preso in esame, dal momento che ènotoriamente complicato condurre ricerche specifiche con soggetti di blasone e palmarès d’eccellenza.

The increase and evolution of mountain running and trail races  have stimulated the interest and curiosity of the scientific community to analyze the biomechanical and physiological aspects of uphill and downhill running. The goal of this researchis to investigate the physiological aspects following maximal sprints uphill and downhill on advanced athletes specialized in endurance races (mountain, marathon, cross, road and track). The results obtained show significant statistically differences of lactacidemia and in the frequency trend of the heart rate, both in the uphill and downhill runs, demonstrating the effectiveness of this means to strongly stimulate the neuromuscular components as well as the metabolic ones. For the purposes of the study, the quality level of the group-athletes is considered a priority, since it is notoriously complicated to conduct specific searches on subjects with track record of excellence.

Epidemiologia degli infortuni e strategie di prevenzione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Injury epidemiology and prevention strategies

Mario Monteleone 

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Negli ultimi anni la pallacanestro è diventato uno sport sempre più fisico e intenso. Le caratteristiche del gioco dal 2000 ad oggi sono indubbiamente cambiate e questo ha avuto delle ripercussioni nel rischio di infortuni e nella ricerca delle strategie di prevenzione. Sebbene le lesioni del tronco, della testa e degli arti superiori siano importanti nel basket, l’evidenza scientifica suggerisce come la maggior parte degli infortuni siano a carico degli arti inferiori e in particolare dell’articolazione tibio-tarsica. Lo studio presenta diverse strategie di prevenzione incentrate su fattori come equilibrio, propriocezione, stabilità articolare, tecnica di salto e atterraggio tenendo in considerazione le caratteristiche e i ruoli dei singoli giocatori.

In recent years, basketball has become an increasingly physical and intense sport. The characteristics of the game from 2000 to today have undoubtedly changed and this has had repercussions in the risk of injuries and in the search for prevention strategies. Although injuries to the trunk, head and upper limbs are important in basketball, scientific evidence suggests that most injuries are caused by the lower limbs and in particular the ankle joint. The study presents several prevention strategies focused on factors such as balance, proprioception, joint stability, jumping and landing technique taking into account the characteristics and roles of individual players.

Stabilometria. Un originale approccio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stabilometry. An unusual approach. 

 

 

 

 

 

Walter Stacco, Alessandro Giurielli, Mattia Zanchetta, Nicola Lovecchio

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I sistemi stabilometrici sono diventati utili per una valutazione oggettiva del COP (centro di pressione) durante semplici prove di standing, prima e dopo periodi di allenamento specifici. Ma è corretto seguire i protocolli standard barefoot (a piedi nudi) per valutare lo sway del COP? In questo studio pilota si è dimostrato che valutare l’equilibrio con o senza scarponi da sci non è un aspetto indifferente in quanto l’arrangiamento corporeo viene fortemente influenzato. Nonostante la caviglia vengalimitata nei suoi movimenti principali e in quelli accessori l’equilibrio viene meglio mantenuto anche oltre il 50%.

Stabilometric systems have become useful for one objective evaluation of the COP (center of pressure) during simple standing tests, before and after periods of specific training. But is it correct to follow the standard protocols to evaluate the sway of the COP barefoot? In this pilot study it was shown that evaluate balance with or without ski boots is not an indifferent aspect as the body arrangement is heavily influenced. Despite the ankle limited in its main and accessory movements, the balance is better maintained even over 50%.    

L-arginina come potenziale aiuto nel recupero del ciclista durante le corse a tappe

 

 

 

 

 

 

L-arginine as a potential aid in the recovery of the cyclist during stage races

 

 

Daniele Zaccaria

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Nel lavoro si presentano dei dati preliminari raccolti su atleti d’élite riguardo al ruolo della L-Arginina nel recupero dopo sforzi strenui e ripetuti così come avviene nelle principali corse a tappe del panorama ciclistico internazionale. La L-Arginina sembra avere un ruolo sulla percezione soggettiva dello sforzo fisico ripetuto e quindi sulle capacità di recupero tra sforzi quantificati per intensità e durata.

This work presents preliminary data collected on elite athletes regarding the role of L-Arginine in recovery after strenuous and repeated efforts as it happens in main stage races of the international cycling scene. L-Arginine appears to play a role on subjective perception of repeated physical effort and therefore on resilience between efforts quantified for intensity and duration.

Effetto dello stress termico ambientale sull’allenamento e sul recupero negli sport di squadra

 

Influence of environmental heat stress on training and recovery in team sports

Ermanno Rampinini

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 Basato su/based on: 

Effect of Individual Environmental Heat-Stress Variables on Training and Recovery in Professional Team Sport O’Connor FK, Stern SE, Doering TM, Minett GM, Reaburn

PR, Barlett JD and Coffey VG; Int J Sports Physiol Perform, 2020 Jun 26;1-7. doi: 10.1123/ijspp.2019-0837.

Effetti di una nuova struttura di small-sided game sulla variabilità del carico interno ed esterno in giovani calciatori professionisti 

 

Vincitore Premio Icaro – Enrico Arcelli 2020

 

 

 

 

 

 

 

 

 Effects of a new small-sided game structure on internal and external load variability in young professional footballers

 

Winner  of the Icaro Enrico Arcelli 2020 Award 

Nicolò Marco Brigati 

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Nel calcio una convinzione degli staff tecnici è che le esercitazioni con l’utilizzo della palla siano maggiormente gradite rispetto a quelle di tipo generale e/o a secco. Convinti delle differenze sostanziali che esistono tra le duescelte metodologiche, questo studio analizza la variabilità del carico interno ed esterno in una particolare struttura di small-sided games sviluppata all’interno di un settore giovanile professionistico, quantificandone l’efficacia e la ripetibilità mediante il monitoraggio con sistemi GPS(Global Positioning System). Dai risultati emergono indicazioni su come utilizzare questo tipo di proposte sport-specifiche, consapevoli dei parametri che rimangono stabili e di quelli in cui ci possiamo attendere maggiori differenze tra ruoli, tra sedute e durante la sessione stessa.

In football a belief of the coaching staff is that exercises with the use of the ball are more appreciated than general and / or dry ones. Aware of the substantial differences existing between the two methodological choices, this study analyzes the variabilityof the internal and external load in a particular structure of small-sided games developed within a professional youth football sector, quantifying its effectiveness and repeatability by monitoring with GPS systems (Global Positioning System). From the results emerge indications on how to use this type of sport-specific proposals, well aware of the parameters that remain stable and of those in which we can expect greaterdifferences between roles, between sessions and during the session itself.