L’allenamento della forza in età pre-puberale, puberale e adolescenziale è spesso considerato un elemento negativo piuttosto che un beneficio. Sebbene spesso si discuta sui possibili rischi che l’allenamento contro resistenza possa comportare al tessuto muscolo-scheletrico, il mondo scientifico sembra invece evidenziarne i molti vantaggi e quasi totalmente confutare la sua (erroneamente, n.d.r.) supposta pericolosità. Questo è il tema attuale dell’articolo “Principi metodologici per l’allenamento della forza in bambini e adolescenti” pubblicato sul nuovo numero di Scienza&Sport, a firma di Giorgio Ripamonti, docente di atletica leggera all’Università Cattolica di Milano e tecnico FIDAL.
Abstract
In questo lavoro si cercherà di fornire delle indicazioni metodologiche sull’approccio alla forza nei giovani prendendo spunto dalle linee guida di studi e pubblicazioni. La scelta dei mezzi proposti, la modulazione del carico e le spinte motivazionali sono importanti per cercare di completare il profilo del futuro atleta. L’approccio ludico, gioioso e vario della forza è proposto all’interno di un contesto generale dove gli apprendimenti motori, la conoscenza di sé e la condivisione con gli altri rimangono i punti fondamentali della crescita della persona.