“Dalle capacità coordinative alle strutture coordinative. Principi di adattamento e autoregolazione.” Questo l’ultimo articolo uscito su Scienza&Sport e firmato da Massimo Giuriola e Luca Molteni.
“L’abilità è il prodotto e non la somma delle parti”… questa è l’affermazione che viene da dire dopo aver analizzato le teorie di Jean Piaget, psicologo, biologo, pedagogista e filosofo svizzero. È considerato il fondatore dell’epistemologia genetica, ovvero dello studio sperimentale delle strutture e dei processi cognitivi legati alla costruzione della conoscenza nel corso dello sviluppo, e si dedicò molto anche alla psicologia dello sviluppo. Piaget dimostrò innanzitutto l’esistenza di una differenza qualitativa tra le modalità di pensiero del bambino e quelle dell’adulto e, successivamente, che il concetto di capacitàcognitiva, e quindi di intelligenza, è strettamente legato alla capacità di adattamento all’ambiente sociale e fisico. Ciò che spinge la persona a formare strutture mentali sempre più complesse e organizzate lungo lo sviluppo cognitivo è il fattore d’equilibrio (omeostasi), «una proprietà intrinseca e costitutiva della vita organica e mentale».
Leggi l’abstract: Il corpo, nell’ottica funzionale, viene visto come una vera e propria unità… con soluzione di continuità.Dalla teoria di Piaget a quella della tensegrità. Limportanza di chiarire quanto sia complesso il sistema corpo su cui l’istruttore deve interagire all’interno di una seduta di allenamento.