Conclusioni
Nell’articolo abbiamo visto cosa si intende per forza, le differenze tra le tipologie di forza e diversi approcci d’allenamento per svilupparla nel calciatore. Avere miglioramenti di forza è un traguardo raggiungibile; mantenere e aumentare i guadagni di forza con il passare degli anni è molto più difficile ed è possibile solo grazie a corretti stimoli allenanti e un adeguato stile di vita (under-training).
Training e under-training devono andare nella stessa direzione per il bene del calciatore. Il miglior mezzo d’allenamento per la forza sono i sovraccarichi; la fase eccentrica deve essere enfatizzata sia come prevenzione infortuni sia per amplificare lo sviluppo della forza. La scelta degli esercizi, volume e intensità del lavoro vanno personalizzati, ogni calciatore ha caratteristiche diverse, punti di forza da elevare e carenze da colmare; per questi motivi l’allenamento deve essere un abito cucito su misura per ogni giocatore.
L’intervista dei MUS è un marker a costo zero per valutare l’under-training.
La presenza di MUS è un marcatore di infiammazione cronica sistemica di basso grado, che, tradotto per il calciatore significa maggior rischio di infortuni, decremento di forza e, prima o poi, peggioramento delle prestazioni sportive.
Non è possibile performare ad alto livello nel tempo con stanchezza cronica o insonnia oppure stati d’ansia…
Vivere senza disturbi cronici è la base per migliorare, di conseguenza l’obiettivo per ogni calciatore deve essere “zero MUS”.
Così come si presta attenzione all’allenamento è opportuno considerare anche a quello che succede fuori dal campo in modo da creare le basi fisiologiche per perfezionarsi.