Il tema dell’allenamento metabolico nel calcio è affrontato confrontando le evidenze scientifiche in letteratura che propongono esercitazioni di tipo generale e specifico. Questa current opinion ha l’obiettivo di descrivere le potenzialità e i limiti di ciascuna tipologia di proposte pratiche senza individuare un’unica strada metodologica, ma ipotizzando la necessaria integrazione tra contenuti dell’allenamento.
Il dibattito sulla presunta maggiore efficacia di una metodologia rispetto all’altra impone una serie di considerazioni utili a delineare i criteri cui affidarsi per tentare di individuare il percorso più adeguato in relazione agli obiettivi della singola sessione o del periodo della stagione. La recente sospensione dell’attività agonistica a tutti i livelli ha permesso un confronto più frequente (e serrato) attraverso pubblicazioni su riviste, ma anche webinar e tavole rotonde a distanza, da cui spesso è emersa la sensazione di dover necessariamente catalogare i singoli contenuti del training.
Il tema degli Small Sided Games (SSG) è stato ampiamente approfondito, ma tale analisi non ha voluto indicare una strada da percorrere o un orientamento metodologico: tutt’altro, si è voluto comprendere cosa si verifica durante queste esercitazioni tecnico-tattiche in termini di carico interno e successivamente per quanto concerne quello esterno grazie alla pubblicazione di un congruo numero di studi che si sono avvalsi della tecnologia GPS applicata sia su giovani sia su calciatori adulti.
Per sua natura la current opinion, pur affrontando un tema nuovo o attuale, deve far riferimento a quanto pubblicato finora sull’argomento e contribuisce a “fare letteratura” in tal senso. Uno strumento decisamente più agile, più aperto a esporre punti di vista di gruppi di studio, oltre che di singoli ricercatori, cui forse si potrebbe e dovrebbe aderire con maggiore frequenza, specialmente per portare la propria collaborazione alla discussione, sostenendolo con riferimenti bibliografici, quando possibile. Diversamente il rischio potrebbe essere quello della auto-referenzialità.
Il tema è general versus specific training
Condividere la terminologia, unitamente all’individuazione di un paradigma, di un corpus dottrinae (epistemologia) e della metodologia adeguata, è il primo passo per riconoscere a un ambito di conoscenze l’abito scientifico. Nelle scienze dello sport diventa una necessità non solo stilistica, ma soprattutto sostanziale per indicare con il medesimo termine lo stesso concetto. Sarebbe preferibile, pertanto, abbandonare la locuzione “allenamento a secco” per preferire “allenamento di tipo generale”, che delinea ed esprime con maggiore puntualità la tipologia di contenuti ai quali si rivolge l’attenzione quando si fa riferimento ad attività che sono più lontane dalle gestualità che emergono dall’analisi del modello di prestazione o che sono sollecitate ma in forma diversa.
Small-sided games: quale allenamento specifico
L’origine degli SSG scaturisce certamente per soddisfare esigenze prettamente calcistiche e non atletiche in senso stretto proprio perché correlati all’acquisizione di apprendimenti tecnici e trasversali a molti sport di squadra, se non a tutti. Gli SSG, infatti, rappresentano il contenuto più funzionale per soddisfare i sostenitori dell’apprendimento motorio attraverso princìpi pedagogici non lineari e non certamente per sollecitare un metabolismo o una capacità motoria. trattandosi, però, di esercitazioni tecniche ad alta o ad altissima intensità a seconda delle modalità organizzative, si sono rivelate altrettanto interessanti dal punto di vista motorio e fisiologico.
Le corse a differenti intensità: quale allenamento generale
La diffusione e l’utilizzo della corsa quale esercizio finalizzato alla sollecitazione delle componenti metaboliche ha un’origine e una motivazione legata all’analisi del modello di prestazione e, chiaramente, alle conoscenze relative alla fisiologia dell’esercizio. La stessa valutazione funzionale delle componenti legate ai fattori centrali o a quelli periferici delle componenti aerobiche si avvale principalmente di test incrementali e massimali che indagano tali aspetti attraverso performance di corsa. Nel calcio, infatti, la valutazione del vo2max, della velocità aerobica Massimale (vaM) o della soglia aerobica e anaerobica si realizza quasi sempre attraverso una prova di corsa.
Sul numero 50 di Scienza&Sport l’articolo completo sul tema dell’allenamento metabolico e la current opinion sulla scelta di metodologie diverse ma complementari